Recensione Fujifilm X-T5: come questa fotocamera ha riacceso il mio amore per la fotografia

Ritrovare la gioia di fotografare

Per anni, la mia fidata Canon 6D è stata una compagna inseparabile. Come reflex full-frame, offriva una qualità d’immagine eccezionale e mi ha accompagnato in moltissime avventure fotografiche. Ma col tempo, qualcosa è cambiato. Non l’ho mai venduta — c’è ancora un legame affettivo — ma mi sono reso conto, circa un anno fa, che era ferma a prendere polvere da mesi.

Perché? Le dimensioni ed il peso sono stati i motivi più evidenti. Portarsi dietro una DSLR ingombrante con obiettivi pesanti era diventato più un compito che un piacere. Ma c’era anche qualcosa di più profondo: scattare foto era diventato un gesto meccanico, privo di ispirazione. Passare ore a modificare i RAW su Lightroom non era più uno sfogo creativo, ma un peso. Fotografare dovrebbe essere divertente, no? E invece avevo iniziato ad evitarlo del tutto.

Avevo bisogno di un cambiamento, qualcosa che riaccendesse la scintilla.

Alla ricerca di qualcosa di diverso

La mia prima idea è stata quella di esplorare la linea mirrorless di Sony. Sulla carta sono delle macchine straordinarie — vere e proprie potenze di tecnlogia con specifiche da capogiro. Le seguivo da anni, affascinato da quello che possono creare. Tuttavia, dopo averne provate alcune in negozio, qualcosa non mi convinceva. Mi sono sembrate… fredde. Sì, sono strumenti eccellenti, ma troppo “digitali”, troppo focalizzati sul lavoro e poco sull’atto creativo.

Se fai il fotografo di professione, è giusto avere uno strumento da lavoro. Ma per me, una Sony era troppo.

Poi ho preso in mano una Fujifilm, e tutto è cambiato.

Benvenuta Fujifilm X-T5

Dopo ricerche approfondite e qualche prova in negozio, a gennaio ho deciso di fare il grande passo e acquistare la X-T5. L’ho comprata in Australia e ho approfittato del Tourist Refund Scheme per recuperare l’IVA (GST) prima di lasciare il paese (un bel servizio per chi visita l’Australia!)

Appena l’ho tirata fuori dalla scatola, ho capito che questa fotocamera era diversa. Ecco perché la X-T5 ha completamente trasformato il mio modo di vivere la fotografia:

L’esperienza fisica: design e maneggevolezza

La X-T5 è una dichiarazione d’amore alla fotografia tradizionale. In un mondo dove le fotocamere sembrano sempre più computer con una lente attaccata, Fujifilm ha scelto una strada diversa.

Il look retrò non è solo estetica: si traduce in un’esperienza d’uso più intuitiva. Niente menù infiniti — basta uno sguardo per vedere le impostazioni di esposizione. Le ghiere dedicate per ISO, tempo di scatto ed esposizione permettono di fare aggiustamenti senza staccare l’occhio dal mirino.

Con i suoi 557g (batteria e scheda inclusi), è molto più leggera della mia Canon 6D che pesa ben 770g solo corpo. E il mio obiettivo principale era il Sigma 35mm 1.4 Art — fantastico, sì, ma anche lui pesa 665g! Questa differenza di peso significa che ora ho davvero voglia di portare la fotocamera ovunque. E la dimensione più compatta fa sì che entri in una borsa normale, senza bisogno di uno zaino fotografico.

L’impugnatura è perfetta: solida per obiettivi più grandi, ma non troppo ingombrante da compromettere la portabilità.

Specifiche tecniche: oltre i numeri

Ecco cosa troviamo “sotto il cofano” della X-T5:

  • Sensore: 40.2MP X-Trans CMOS 5 HR retroilluminato

  • Processore: X-Processor 5

  • Gamma ISO: 125-12.800 (espandibile a 64-51.200)

  • Autofocus: sistema ibrido a 425 punti (fase e contrasto)

  • Raffica: fino a 15fps con otturatore meccanico, 20fps elettronico

  • Stabilizzazione: IBIS a 5 assi, fino a 7 stop

  • Video: 6.2K/30p, 4K/60p, 1080/240p

  • LCD: touchscreen inclinabile da 3”, 1.84M punti

  • Mirino: OLED EVF 3.69M punti, ingrandimento 0.8x

  • Batteria: circa 580 scatti per carica (modalità normale)

  • Memoria: doppio slot SD UHS-II

  • Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB-C, HDMI, jack microfono da 3.5mm

Ma ecco il punto: per quanto queste specifiche siano impressionanti, non raccontano tutta la storia. La X-T5 non punta ad essere la migliore in assoluto in ogni categoria, ma a offrire un’esperienza fotografica coinvolgente e ispirata.

Qualità d’immagine: quei meravigliosi colori Fujifilm

Venendo da un sensore full-frame Canon, avevo qualche timore nel passare al formato APS-C di Fujifilm. Ricordo bene quando per la prima volta vidi la differenza tra i due sensori — tornare a un sensore più piccolo mi faceva esitare.

Ma la preoccupazione è durata poco!

Il sensore da 40.2MP cattura un’incredibile quantità di dettagli, più che sufficienti anche per stampe grandi. L’intervallo dinamico è ottimo, e mi consente di recuperare luci e ombre in situazioni difficili (quando mi capita di scattare in RAW).

Ma il vero punto di svolta sono state le simulazioni pellicola Fujifilm. Non sono semplici filtri stile Instagram, ma profili colore curati con l’esperienza decennale di Fujifilm nella produzione di pellicole.

Provia è perfetto per l’uso quotidiano. Classic Chrome offre un look documentaristico leggermente desaturato, perfetto per la street photography. E Velvia fa esplodere i paesaggi con colori vividi che non risultano mai finti.

Simulazioni pellicola: addio post-produzione infinita

Ecco cosa ha davvero trasformato il mio modo di lavorare: da quando ho la X-T5, non ho più aperto Lightroom per modificare una foto. Neanche una.

I JPEG usciti direttamente dalla fotocamera sono così belli che la post-produzione è diventata superflua. Scatto quasi esclusivamente con simulazioni pellicola, modificando al massimo parametri come grana, color chrome e chiarezza per ottenere l’effetto desiderato in camera.

Ho anche scoperto il mondo delle “ricette pellicola”, impostazioni personalizzate condivise dalla community Fujifilm che emulano vecchie pellicole o look cinematografici moderni. Ne sto usando una trovata su un sito ed è diventata la mia preferita per qualsiasi tipo di scatto!

Questo ha eliminato completamente la parte della fotografia che avevo iniziato a odiare: le ore davanti al computer. Ora mi concentro solo sullo scattare, sapendo che ciò che vedo nel mirino è già molto vicino al risultato finale.

Autofocus e prestazioni

Parliamo dell’autofocus. Prima di acquistare la fotocamera, ho passato ore su forum, YouTube, Reddit e simili — e la critica più comune riguardava proprio l’autofocus Fuji.

Secondo la mia esperienza: sì, il sistema AF della X-T5 non è ancora ai livelli di Sony o Canon, ma è assolutamente valido nella maggior parte delle situazioni. Il rilevamento occhi/volti funziona bene nei ritratti e il tracking dei soggetti è affidabile una volta agganciato. Magari non è ideale per eventi sportivi ad alta velocità, ma fa il suo dovere. Inoltre, un aggiornamento firmware recente ha migliorato molto le prestazioni dell’autofocus.

La fotocamera si accende all’istante, il processore è veloce e la navigazione nei menù è molto più fluida rispetto ai modelli precedenti. I 15fps con otturatore meccanico bastano per gli scatti d’azione occasionali.

Anche la batteria mi ha stupito: con una sola carica, riesco a scattare tranquillamente per tutta una giornata abbastanza intensa!

I piccoli dettagli che contano

Oltre alle grandi caratteristiche, sono le piccole cose a rendere speciale la X-T5:

  • Il clic soddisfacente delle ghiere fisiche

  • La possibilità di salvare impostazioni personalizzate e ricette pellicola

  • Il suono dell’otturatore meccanico (quando lo uso)

  • Le simulazioni pellicola, che permettono di vedere la stessa scena con occhi diversi

  • La modalità pixel shift per ottenere il massimo dettaglio quando serve

E non posso non menzionare lo schermo inclinabile a tre vie. A differenza di quelli completamente snodabili, questo design mantiene il corpo compatto ma permette comunque scatti angolati in verticale e orizzontale.

Qualche limite da tenere a mente

Nessuna fotocamera è perfetta, e anche la X-T5 ha qualche limite:

  • Limiti APS-C: la qualità è ottima, ma i sensori full-frame offrono ancora vantaggi in condizioni di luce molto scarsa e per ottenere sfocati più pronunciati.

  • Video: le specifiche video sono buone, ma mancano alcune funzioni avanzate che si trovano nella serie X-H (pulsante REC dedicato, durata prolungata). Per me non è un problema, ma lo segnalo.

  • Curva d’apprendimento: se vieni da un sistema con menù digitali, le ghiere richiedono un po’ di adattamento.

  • Obiettivi di terze parti: la scelta è migliorata, ma resta più limitata rispetto a Canon, Sony o Nikon.

  • Manca il flash integrato.

Per chi è questa fotocamera?

Secondo me, la X-T5 è perfetta per:

  • Chi apprezza l’esperienza di scatto tanto quanto il risultato finale.

  • Fotografi di viaggio che cercano leggerezza e prestazioni.

  • Appassionati di street o documentaristica, grazie alla discrezione e alle simulazioni pellicola.

  • Chi è stanco della post-produzione e vuole ottimi risultati direttamente dalla fotocamera.

  • Chi viene da una DSLR e vuole alleggerirsi senza perdere controllo o qualità.

Magari non è l’ideale per:

  • Fotografi sportivi professionisti, che necessitano di autofocus ultra-rapido e lunghi teleobiettivi.

  • Videomaker, che potrebbero preferire la X-H2S o altre marche.

  • Chi cerca sfocati estremi potrebbe ancora preferire un sensore full-frame.

Dal processo meccanico alla gioia creativa

La differenza più grande nel passaggio da Canon a Fujifilm non è tecnica: è emotiva.

Con la Canon, la fotografia era diventata un processo meccanico: scatta in RAW, importa sul PC, modifica per ore, esporta, condividi. La parte creativa finiva allo scatto. Il resto era lavoro tecnico.

Con la X-T5, tutto è cambiato. Ora ogni fase è creativa. I controlli manuali mi invogliano a sperimentare. Le simulazioni pellicola mi ispirano nuovi modi di vedere la stessa scena. Il mirino elettronico mi mostra il risultato finale prima dello scatto. E l’app per il telefono funziona davvero bene: trasferisco le foto sullo smartphone e le carico online in pochi minuti!

Soprattutto, uso di nuovo la mia fotocamera. La porto a passeggio, alle cene, anche per commissioni quotidiane — perché non è più un peso. La gioia di fotografare è tornata, e questo vale più di qualsiasi specifica tecnica.

Conclusione: una fotocamera che ispira

La Fujifilm X-T5 non è solo uno strumento per fare foto; è una fotocamera che ti spinge a usarla. Il mix di controlli manuali, design bellissimo, qualità d’immagine eccellente e quelle magiche simulazioni pellicola rende ogni sessione di scatto più divertente e ispirata.

Se anche tu ami la fotografia ma ti sei ritrovato a usarla sempre meno, la X-T5 potrebbe essere proprio quello che ti serve per riscoprire la passione. Non è questione di avere le specifiche migliori in assoluto, ma di avere una fotocamera che ti fa venire voglia di scattare.

Come alternativa, se la X-T5 dovesse risultare troppo costosa o troppo avanzata per le tue esigenze, dai un’occhiata alla X-T50 o alla X-S20. Le ho provate entrambe brevemente: la X-T50 era semplicemente troppo piccola per le mie mani. Ero più orientato verso la X-S20, ma alla fine non l’ho scelta perché ha una batteria più piccola rispetto alla X-T5 ed è più pensata per chi fa video—cosa che io non faccio.

Un anno dopo aver messo da parte la mia Canon 6D, sto scattando più foto che mai. E non è forse questo il punto?

Voto: 9/10

Pro:

  • Bellissimo design retrò con controlli fisici intuitivi.

  • Qualità d’immagine eccellente grazie al sensore da 40,2 MP.

  • Simulazioni pellicola incredibili che riducono o eliminano la necessità di editing.

  • Compatta e leggera, ma con una sensazione di solidità.

  • Stabilizzazione d’immagine nel corpo molto efficace.

  • Corpo tropicalizzato (resistente agli agenti atmosferici).

  • Ottima durata della batteria.

Contro:

  • I limiti del sensore APS-C per ottenere profondità di campo estremamente ridotta.

  • Funzionalità video non all’altezza di videocamere dedicate.

  • L’autofocus, seppur buono, non è al livello di Sony in situazioni complesse.

  • Meno obiettivi di terze parti disponibili rispetto ad altri sistemi.

  • Scarsa disponibilità! Sono stato fortunato a trovare l’ultimo esemplare online subito dopo le vacanze di Natale, ma so che è stato difficile da reperire.

Galleria

Alcune delle foto che ho scattato con la X-T5 (non sono in alta risoluzione. Puoi vederle in qualità completa sul mio profilo IG):

Hai mai fatto un passaggio simile da una reflex digitale a una mirrorless? O sei un appassionato Fujifilm? Mi piacerebbe conoscere le tue esperienze nei commenti qui sotto!

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